La scelta del tipo di allattamento ha impatti sull’ambiente?
Parto naturale o cesareo che sia, l’importante e' che vada tutto bene per bimbo e mamma. Vi consiglio di poggiare subito il vostro bimbo al seno in modo da stimolare il prima possibile la produzione di latte materno. L’allattamento al seno rispetto a quello artificiale, oltre al risparmio economico per il mancato acquisto del latte in polvere, riduce complessivamente i costi derivanti perché: non ha imballaggi, non consuma acqua, elettricità o gas per scaldare il latte, evita l’acquisto di molti biberon e il processo di sterilizzazione.
Vi consiglio di continuate con l’allattamento materno fino a quando vi è possibile o almeno per i primi 6 mesi. Se per esigenze di lavoro non potete essere presenti a tutte le poppate, potete usare il tiralatte e congelare il latte (dura 24 ore in frigo e 3 mesi in freezer).
Pannolino lavabile o usa e getta?
È indubbio che i pannolini hanno un grave impatto ambientale. Si possono scegliere quelli lavabili, ma non bisogna sottovalutare il fatto che occorrono lavaggi in lavatrice ad alte temperature. Forse la scelta più ecologica e più pratica è quella dei pannolini biodegradabili.
Ma l’importante è che i pannolini siano contenitivi, altrimenti alla fine si aumentano le emissioni dovendo cambiare e lavare più tutine e lenzuolini al giorno. Inoltre cercate di stimolare il vostro bambino a togliere il pannolino prima possibile!
Come minimizzare gli sprechi e l’inquinamento nell’igiene quotidiana?
Dato che spesso tra una poppata e un'altra si ha poco tempo, fate solo docce veloci!
Non utilizzate mille prodotti per il bagnetto del vostro bambino: un solo prodotto ipoallergenico va benissimo e scoprirete che sarà ottimo anche per voi quando in vacanza dovrete minimizzare il beauty! Inoltre per addolcire l’acqua del bagnetto utilizzate amido di mais che trovate al supermercato; per fargli qualche massaggio, olio di mandorle; per la protezione dagli arrossamenti, la classica crema all’ossido di zinco.
Non fate lavaggi in lavatrice ad alte temperature e con additivi chimici: fortunatamente i nostri bambini vivono in ambienti abbastanza protetti e in ogni caso è necessario che sviluppino qualche anticorpo prima dell’inizio del nido o della scuola d’infanzia.
E per lo svezzamento?
Preferite cibi a km zero anche per il vostro bimbi, non acquistate, se possibile, gli omogeneizzati ma fate tutto in casa. Ci si può organizzare congelando le pappe, ma consiglio di fare i passati di verdura senza patata, perchè cambia sapore quando è surgelata. Se lo avete già in casa, utilizzate il microonde per le preparazioni delle pappe, anche per cuocere la carne da tritare: è veloce, pratico ed energeticamente efficiente.
Nel tempo libero?
Per le uscite, potete usare come marsupio una fascia in cotone organico ma soprattutto è importante uscire il più possibile a piedi! Fa bene alla mamma per recuperare la linea (meglio se con andatura sostenuta), all’umore perchè incontrerete gente che magari non avevate mai conosciuto nel vostro quartiere e al bambino perchè all’aria aperta e cullato dal movimento; il vostro cucciolo dormirà come un angioletto!
E i giochi?
Per quanto riguarda i giochi, cercate di sensibilizzare amici e parenti su giochi in materiali riciclati, in cotone organico, senza batterie, libri in cartone riciclato. Inoltre fatevi regalare giochi usati e a vostra volta passateli ad amici quando il vostro bimbo non li utilizza più.
Le tre regole per un vivere rispettoso dell’ambiente, applicabili a tutti gli aspetti della vita quotidiana sin dalla gravidanza, sono le note “3 R”: riduci, riutilizza e ricicla.
Ing. Angela Maria Racca
Esperta di Sostenibilità e socio fondatore di Puraction Srl,
società operativa nel Carbon Market
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